Un’esperienza di formazione per un gruppo di novizie. Un laboratorio di mediazione corporea e danzamovimentoterapia realizzato in un monastero di clausura.

Come citare: Alba G. A. Naccari, Un’esperienza di formazione in clausura: per una vocazione autentica, in “Teorie pedagogiche e pratiche educative”, Bollettino della Fondazione "Vito Fazio-Allmayer", Anno XLVIII, n. 1, gennaio-giugno 2019, pp. 3-14.

Uno studio sull’importanza dell’aspetto immaginario nell’elaborazione del trauma. Come linguaggi creativo-espressivi, e il linguaggio grafico-pittorico in particolare, consente al bambino di attribuire una forma e un senso ai propri vissuti, facilitando l’elaborazione e il superamento del  trauma.

Come citare: Viviana Ardizzone, Gli eventi catastrofici nello sguardo di un bambino. L’arte-terapia, il trauma e il processo di elaborazione, in “Teorie pedagogiche e pratiche educative”, Bollettino della Fondazione "Vito Fazio-Allmayer", Anno XLVIII, n. 1, gennaio-giugno 2019, pp. 77-102.

The contribution highlights the need to approach the homophobic bullying as a complicated factor, often by the tragic consequences, analyzing from a social, psycho-pedagogical and legislative points of view.

Come citare: R. Castiglia, M. Garro, E. Mignosi, M. Schirinzi, Homophobic bullying and preventive actions at school: from laws to gender studies in Italy, in “Teorie pedagogiche e pratiche educative”, Bollettino della Fondazione "Vito Fazio-Allmayer", Anno XLVIII, n. 1, gennaio-giugno 2019, pp. 15-31.

Uno studio sul linguaggio dei segni in prospettiva, socio-antropologica, che riconosce i sordi non come disabili, ma come membri di una minoranza culturale e linguistica, consapevole della propria differenza e della propria identità plurima.

Come citare: Cristina Stabile, La poesia in Segni. Un’arte del e in movimento, in “Teorie pedagogiche e pratiche educative”, Bollettino della Fondazione "Vito Fazio-Allmayer", Anno XLVIII, n. 1, gennaio-giugno 2019, pp. 103-134.

Una riflessione sulle modalità con cui poter affrontare l’incontro con l’alterità in maniera costruttiva e in un’ottica di arricchimento, a partire dal lavoro educativo.

Come citare: Chiara Pignatti, Alterità ed educazione: il valore della diversità culturale, in “Teorie pedagogiche e pratiche educative”, Bollettino della Fondazione "Vito Fazio-Allmayer", Anno XLVIII, n. 1, gennaio-giugno 2019, pp. 33-76.